La legislazione indiana consente agli investitori stranieri che, avendo un obiettivo commerciale più ampio, non intendono limitarsi a una presenza in India attraverso un ufficio di collegamento, un ufficio progetti o una filiale di operare in India con soggetti giuridici autonomi.

 I vantaggi che un’azienda straniera ha nella creazione di una società (o l’acquisizione di una società esistente) in India sono numerosi, prima di tutto la flessibilità necessaria per impegnarsi in varie attività professionali, la possibilità di acquisire proprietà in India e il rimpatrio di profitti dal proprio investimento sotto forma di dividendi.

 Gli investitori stranieri possono costituire società in India come sussidiaria interamente controllata (WOS) dalla società madre (ossia posseduta al 100% e controllata dalla società madre estera, a condizione che almeno una azione sia detenuta da una seconda parte) o una joint venture venture (JV) con un partner indiano.

 Il WOS e l’IC dalla legge indiana sono trattate alla pari con le compagnie nazionali indiane e sono tenute a rispettare tutte le leggi indiane.

Agli investitori stranieri In India è consentito costituire o detenere fino al 100% di una società di capitali che può essere costituita sia come società privata che come società pubblica.

In misura paragonabile al regime giuridico italiano, le società possono essere ulteriormente classificate come società a responsabilità limitata (limitata) o illimitata.