IL NOSTRO ACCORDO PER LA PIATTAFORMA ITALIANA DI COMMERCIO EU – SICHUAN

Attraverso il nostro ufficio di Chengdu abbiamo effettuato una attenta valutazione dei programmi attivati dalla Provincia del Sichuan con riferimento all’interscambio tra Italia e Cina, soprattutto mirato alle PMI nel quadro più generale degli interventi delineati dal Governo cinese nell’ambito della strategia denominata Nuova via della seta.

Sulla scorta delle buone relazioni instaurate con le autorità locali abbiamo potuto inserire SBS Consulting Group nel programma lanciato dalle autorità locali per esportare in Europa il brand dei prodotti, della cultura tradizionale e non materiale dalla Provincia del Sichuan.

E’ in questo ambito che sono stati sviluppati i contatti con la Sichuan Post-Disaster Reconstruction Foundation, creata a livello governativo, per coordinare e contribuire alla ricostruzione delle aree fortemente colpite dal sisma del 2008, che causò oltre 80.000 vittime. La Fondazione, dopo aver portato avanti, e pressoché conclusa, l’opera di ricostruzione del territorio, ha iniziato un programma di rilancio della provincia nell’ambito, e con fondi, provenienti dagli interventi delineati dal Presidente Xi Jinping nell’ambito del progetto OBOR (acronimo per one belt, one road, una cintura, una strada, anche detta Nuova Via della Seta ).

A seguito di questi contatti la Fondazione ha conferito a SBS Consulting Group una lettera di incarico affinché organizzi contatti e predisponga una serie di iniziative volte a promuovere in Italia la Piattaforma di commercio di prodotti Europa-Sichuan con un finanziamento del Chengyi Huaxia Bank Special Fund.

In questa prima fase SBS Consulting Group organizzerà una serie di incontri in Italia di esponenti delle Autorità della Provincia del Sichuan e della Fondazione, con entità pubbliche e private italiane, volti a definire una piattaforma comune di relazioni economiche e un programma dettagliato di iniziative per favorire l’import export e un piano di aiuti e investimenti bilaterali, in particolare rivolti alle PMI.

Nella fase successiva sarà varato un programma di iniziative per diversi settori merceologici e per i diversi distretti industriali italiani e cinesi, con una specifica attenzione ai settori dell’agricoltura, dell’educazione e formazione e della cultura.

OBOR

L’incarico ((linkare il pdf) con le Autorità della Provincia del Sichuan si inserisce nel contesto dei nostri rapporti diretti con entità pubbliche e operatori della Greater China con riferimento al quadro più generale degli interventi delineati dal Governo cinese nell’ambito dell’iniziativa OBOR.

Secondo quanto promosso direttamente dal Presidente Xi Jinping, fin dal 2013, questa iniziativa strategica è indirizzata al miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra paesi dell’Eurasia. Un grande progetto economico che punta a integrare l’Asia e l’Europa costruendo sei corridoi di trasporto via terra e via mare, attraverso i quali circoleranno merci, tecnologie, cultura. 

OBOR prevede direttrici terrestri e marittime e coinvolgerà fino a 65 nazioni, più della metà della popolazione mondiale, tre quarti delle riserve energetiche e un terzo del prodotto interno lordo globale.

La Via della Seta Terrestre dalla Cina, attraverserà tutte le repubbliche centroasiatiche, toccherà Mosca e arriverà fino alla Spagna. La Via Marittima costeggerà tutta l’Asia Orientale e Meridionale, arrivando fino al Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, da poco raddoppiato. L’Italia parteciperà direttamente al progetto, offrendo i porti dell’Adriatico per il transito delle merci verso il Nord Europa.

Saranno realizzati anche corridoi commerciali collegheranno la Cina al Pakistan e, quindi, alla Via terrestre, passando attraverso il Myanmar, il Bangladesh e l’India. Tratte ferroviarie da Singapore, attraverso la Thailandia, arriveranno fino al Bangladesh.

Lo sviluppo di queste immense infrastrutture di trasporto e logistica daranno un impulso inimmaginabile all’interscambio UE – Cina, incrementando ulteriormente il flusso degli attuali investimenti internazionali e l’import- export.

Per realizzare questi progetti, sono stati creati due bracci finanziari: il Silk Road Fund e la Banca Asiatica di Sviluppo Infrastrutturale. Il Silk Road Fund è il fondo da 40 miliardi che, di recente, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di una quota del 5% di Autostrade per l’Italia.

L’AIIB è attiva dal gennaio del 2016 con un capitale di 100 miliardi di dollari. L’Italia è stata tra i primi Paesi europei ad aderire con una quota del 2% La Cina sta promuovendo il progetto attraverso le relazioni bilaterali e gli organismi internazionali multilaterali già esistenti.

In questo contesto l’Italia, unica presente degli stati del G7, ha partecipato, nel maggio 2017, all’One Belt One Road Summit di Pechino.

A margine del Summit, presenti il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping,  è stato firmato da Cassa Depositi e Prestiti e da China Development Bank, un memorandum d’intesa per la costituzione di un nuovo fondo di investimento, “Sino-Italian Co-Investment a supporto delle PMI italiane e cinesi. L’intesa firmata apre la strada verso la creazione di un fondo da 100 milioni di euro, compartecipato dai due partner, che investirà nel capitale di società italiane e cinesi – preferibilmente PMI – con operatività in Italia e in Cina.

 

 

CHENGDU E LA PROVINCIA DEL SICHUAN

SBS Consulting Group ha aperto da qualche anno una sede operativa a Chengdu, situata nel sud-ovest della Cina, capoluogo della Provincia del Sichuan. Quarto centro più popoloso della Cina, con i suoi oltre 17 milioni di residenti, Chengdu è un hub naturale per le comunicazioni e i trasporti dalla province centrali cinesi, da una parte verso le aree costiere della Cina Orientale e, dall’altra, verso il Tibet e l’India.

Città nello stesso tempo ricca di tradizione cultura e di zone ultramoderne, ha tra le principali attrattive il Chengdu Panda Base, importante riserva naturale e principale centro mondiale di ricerche sul panda gigante.

La Provincia del Sichuan ha un’estensione di 485.000 chilometri quadrati (oltre una volta e mezza l’Italia) e una popolazione di 90 milioni di abitanti. È la terza provincia più popolata della Cina.

Ricco di risorse naturali, il Sichuan possiede le riserve di vanadio, titanio, e litio e di gas (più grandi della Cina ad estesi bacini idrici, che hanno favorito lo sviluppo agricolo.

Dagli anni ‘80 il Sichuan ha conosciuto un rapido sviluppo economico nel settore industriale specialmente nell’ambito automobilistico, aerospaziale, farmaceutico, tecnologico e della raccolta ed elaborazioni dati.

Il Governo Provinciale sta attuando da tempo iniziative volte ad attirare investimenti  stranieri, stanziando fondi per circa € 2,4 miliardi per migliorare infrastrutture e servizi pubblici (tra i quali i trasporti).

Diversi parchi industriali e di alcune Zone per lo Sviluppo Economico ed Tecnologico sono sorti in tutta la provincia. Tra essi queste zone, la Chengdu Economic and Technological Development Zone, consiste in un’area di 56 chilometri

quadrati dominati dall’industria automobilistica, dell’high-tech e dello sviluppo di software, soprattutto di grandi marchi sudcoreani.

RIPRODURRE IL MODELLO SICHUAN IN ALTRE PROVINCE

SBS Consulting Group, per mezzo della sua ultraventennale presenza operativa nel paese, ha avuto occasione di attivare numerose relazioni pubbliche non solo nei grandi centri della costa orientale ma anche, e soprattutto, con le province della Cina interna, altrimenti detta Greater China dove la crescita è più impetuosa e dove esistono ancora ampi spazi per investitori stranieri. Queste province interne stanno sviluppando una nuova e importante apertura verso i mercati europei considerando con interesse sia

iniziative imprenditoriali sia culturali.

Abbiamo iniziato così a riproporre il modello di collaborazione, avviato con la Provincia del Sichuan, ad entità pubbliche e imprenditori cinesi di altre province della Cina interna sempre con riferimento alle opportunità offerte dal programma Nuova via della seta.

Come noto, ormai da tempo, è possibile operare in Cina direttamente anche se per forme di collaborazione più organiche e integrate è consigliabile far precedere l’avvio delle operazioni  da un contatto ufficiale con una entità pubblica autorizzata.

Anche in questo caso siamo, dunque,  in grado di offrire ai nostri clienti selezionate operazioni di collaborazione e di penetrazione sul mercato cinese, sviluppate grazie a proficui rapporti con le Autorità delle Province Regionali cinesi.